CleanAirDialogue

[Data di Pubblicazione: Giugno 2019_]_

Si è svolto a Torino nei giorni 4-5 giugno il Clean Air Dialogue, l’evento organizzato dal Ministero dell’Ambiente su invito del Commissario europeo per l’Ambiente, Karmenu Vella. I Clean Air Dialogue sono dialoghi bilaterali strutturati, previsti dal Clean Air Policy Package (il pacchetto di misure per la qualità dell’aria adottato dalla Commissione Europea nel 2013) che mirano a promuovere l’approccio collaborativo necessario per realizzare azioni volte a migliorare la qualità dell’aria e a ridurre l’inquinamento atmosferico. L’intenzione è favorire il dialogo non solo tra la Commissione europea e il Governo degli Stati Membri ma anche tra i diversi settori che, a livello nazionale, contribuiscono all’inquinamento dell’aria (energia, trasporti, agricoltura, attività produttive) e tra i diversi livelli amministrativi (Stato, Regioni, Enti locali).

L’Italia è gravata da due procedure d’infrazione sulla qualità dell’aria: la 2015/2043 e la 2014/2147 relative al superamento dei livelli di biossido di azoto (NO2) e particolato (PM10) in alcune Regioni italiane, eventuali sentenze di condanna della Corte di Giustizia dell’Unione Europea potrebbero imporre oneri economici di entità molto rilevante, nonché la possibile riduzione dei Fondi Strutturali per l’Italia.

In apertura dei Clean Air Dialogue è stato sottoscritto dalla Presidenza del Consiglio, sei Ministeri, regioni e province autonome, il protocollo “Aria Pulita”. Si tratta di piano d’azione concreto concertato tra governo, ministeri dell’ambiente, dell’economia, dello sviluppo economico, delle infrastrutture e dei trasporti, delle politiche agricole, della salute, Regioni e Province, che prevede misure a breve e medio periodo per il miglioramento della qualità dell’aria.

Le misure del Protocollo riguardano i tre settori maggiormente responsabili dell’inquinamento: trasporti, agricoltura e riscaldamento domestico a biomassa. Tra le misure relative al settore trasporti è inclusa la formulazione di una proposta di modifica dell’attuale Codice della Strada, volta ad introdurre “il criterio ambientale per l’adozione di provvedimenti di limitazione della circolazione, limitatamente ai tratti autostradali adiacenti ai centri urbani, con particolare riferimento alla riduzione dei limiti di velocità”. Per il progetto BrennerLEC si tratta di un passo in avanti molto importante, che pone le basi per la trasformazione delle attività a carattere altamente sperimentale realizzate nel progetto ad un misura permanente di gestione ambientale del traffico che potrà essere mantenuta ed estesa anche dopo la conclusione del progetto. Da questo punto di vista BrennerLEC si pone come precursore a livello nazionale (e non solo) rispetto alla ricerca di un equilibrio ottimale tra target di qualità dell’aria ed utilizzo capacità dell’infrastruttura stradale esistente.

Presso la Presidenza del Consiglio dei ministri viene istituita l’Unità di coordinamento del Piano d’azione per il miglioramento della qualità dell’aria, che ha il compito di realizzare le misure individuate ed integrarlo continuamente con nuove puntuali proposte

Protocollo Aria Pulita